Viviamo in una fase storica contrassegnata dalla rassegnazione collettiva e da un estremo nichilismo, in cui tutto procede in modo schematizzato, scandito dalla monotonia prodotta dalle abitudinarie questioni quotidiane, in cui l’individuo viene sistematicamente condizionato e plasmato affinché rimanga passivo agli avvenimenti ed alla soppressione totale di tutti i valori, ed accetti con remissività le regole imposte da tutte quelle strutture che regolano e governano la società. Manca la creatività, quello spirito di iniziativa che consenta all’individuo di rompere questo ingranaggio e porsi al di fuori degli schemi, ribellarsi, isolarsi da questo mondo per cambiarlo. Nulla rimane così com’è, tutto è sottoposto a mutamenti ineluttabili. La storia è perennemente protesa al cambiamento. Ed è per questo che la società deve evolversi e riappropriarsi della propria coscienza, affrancarsi dai condizionamenti e cooperare per un futuro ambientale e sociale migliore che ponga le condizioni per la realizzazione, la libertà e la creatività di ciascun individuo. Frequenti, a tal proposito, le citazioni sulla volontà di potenza di Nietzsche. Per immaginare questo futuro, è prioritario porsi in ribellione al totalitarismo che ne costituisce un ostacolo. La ribellione sociale viene innescata da una rivoluzione interiore che purifichi l’individuo dalle ideologie e dottrine inculcate dai governanti e mass-media, e si concretizza nella contrapposizione democratica/fisica al potere fino al suo sovvertimento. Sovvertito lo status quo, è necessario instaurare una nuova forma di legislazione sociale che non incrini i rapporti comunitari ma li fortifichi affinché prevalga l’amore e l’armonia. L’autore ritiene che l’anarchia, intesa come capacità individuale di autogovernarsi e di costituire dei gruppi che si occupino della res publica, sia la forma governativa più confacente, a patto che l’operato possa essere costantemente verificato e valutato dalla comunità. Per chiarire meglio il proprio pensiero, l’autore cita espressamente un altro suo evidente punto di riferimento, ossia Max Stirner, il noto filosofo tedesco fautore del cosiddetto anarco-individualismo.
Lo stile del volume è chiaro, semplice e discorsivo. Rivolto a chiunque sia interessato ad una profonda riflessione sull’arte del vivere contemporaneo
Aggiunto il 25/05/2015 09:28 da Admin
Argomento: Filosofia della storia
Pagine: 482
Edizione: 2015
Scritto da: Giovanni Feliciani
Lingua: Italiano
Costo: 20,00 €
Casa editrice: Bibliosofica
ISBN: 978-88-87660-40-1
Nell’autunno del 1888, nelle febbrili settimane che precedettero l’«euforia di Torino» e il successivo, definitivo silenzio, vennero scritte queste pagine che rimangono una delle vette stilistiche di ..
Alla veneranda età di novant’anni, Emanuele Severino ci presenta un’opera che non ha lo scopo di aggiungere dei nuovi contenuti rispetto a quelli già svolti nella sua intensa e sterminata indagine spe..