I dieci saggi di Alberto Caracciolo contenuti in “Nulla religioso e imperativo dell’eterno” rivelano una ricerca speculativa di straordinaria profondità etico-filosofica, che non manca di alimentarsi ed approfondirsi nella “catarsi poetica”. Oltre che con Platone, Agostino, Kant, Nietzsche, Heidegger e con il prediletto Jaspers, l’autore apre qui un dialogo proficuo ed intenso anche con Leopardi e Keats. Infatti, il “Nulla religioso” è quello «spazio trascendentale del religioso che è e opera nell’uomo solo concretandosi in immagini o pensieri», ed è per questo motivo che «non possono non soccorrere qui gli ‘interminati spazi’, ‘i sovrumani silenzi’, la ‘profondissima quiete’ dell’ ‘Infinito’. Uno dei temi portanti che rende preziose queste pagine è quello, ad esempio, del rapporto tra l’eterno e l’immortalità: «l’idea dell’immortalità acquista verità, quando da idea di durata infinita oltre la morte si fa appunto idea (cifra, in linguaggio jaspersiano) di eternità presente».
Si tratta di una meditata, profonda e originale ricerca dell’Assoluto, ossia proprio su ciò che è e resta, nonostante il relativismo e il ‘debolismo’ filosofico così ‘à la page’ nel panorama odierno, l’ineludibile tema e ambito di un filosofare che non intenda venir meno a se stesso.
Aggiunto il 22/01/2018 07:08 da Alfio Fantinel
Argomento: Filosofia contemporanea
Pagine: 219
Edizione: Il Nuovo Melangolo
Scritto da: Alberto Caracciolo
Lingua: Italiano
Costo: 20,00 €
Casa editrice: Il Nuovo Melangolo
ISBN: 978-88-7018-788-5
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