Pitagora considerava i numeri delle vere e proprie entità.
Il numero coincideva con l’Archè, il principio che è apparso cronologicamente per primo, generatore del mondo, l’elemento alla base di ogni altro ente; ma anche il principio conservatore e ciò che lo mantiene vita.
I pitagorici vedono nel numero l’essenza di tutte le cose, il riconoscimento del potere del pensiero.
Il numero è un qualcosa presente in tutto ed è il mezzo attraverso il quale possiamo descrivere in termini oggettivi ed universali una qualsiasi realtà.
Se le varie qualità dei corpi possono apparire diverse a diversi soggetti (la temperatura di un corpo può apparire differente ad una persona sana e ad una febbricitante, così come il sapore di una pietanza, e così via), al contrario, i dati matematici e geometrici ai quali ricorriamo nel descrivere un oggetto o uno stato (le dimensioni, la superficie, il volume, etc.), sono identici e univoci.
Il numero è pertanto l’Archè di tutte le cose, il principio unificatore della realtà.
Dunque, poiché i numeri contengono tutti l’unità, in quanto nascono tutti dall’unità sommata a sé stessa, l’Archè può identificarsi nell’Uno.
D’altra parte, se l’uno è presente in tutti i numeri, è allora anche presente in tutte le cose.
Ogni numero è uno, nel senso che è unico e non è assolutamente confondibile con gli altri: si distingue dal numero che lo precede nella successione numerica, come da quello che lo segue e dai restanti.
Con il principio dell’uno, oltre all’elemento unificatore della realtà, troviamo anche l’elemento di differenziazione, di genesi della molteplicità.
Dall'uno scaturiscono, per addizione, i numeri pari e dispari. E alla distinzione fra pari e dispari, si possono associare tutte le altre opposizioni della realtà: tenebre e luce, male e bene.
La realtà viene riempita da entità opposte, ognuna delle quali risulta riconducibile ai numeri. Tuttavia, poiché i numeri hanno tutti una comune origine nell’unità, essi sono riconducibili gli uni agli altri.
Al di là dell’apparente opposizione delle cose c’è un’armonia sostanziale.
Siamo tutti frammenti dell'Uno, sparsi.
Aggiunto il 11/05/2020 17:10 da Tommaso Bosi
Argomento: Filosofia della matematica
Autore: Tommaso Bosi
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