FILOSOFIA IN ITALIA

L’IMMAGINE E IL SUO DOPPIO

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Venerdì 5 febbraio iniziano alla Fondazione Collegio San Carlo di Modena (via San Carlo, 5) le lezioni del ciclo dedicato al tema Immagine. Forme di conoscenza e teorie della rappresentazione, ideato dal Centro Culturale. L’incontro di venerdì dal titolo L’immagine e il suo doppio. La condizione umana tra identità e alterità è a cura di Umberto Curi, professore emerito di Storia della filosofia presso l’Università di Padova e docente presso la Facoltà di Filosofia dell'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Adottando una prospettiva interdisciplinare, nelle sue ricerche Curi ha indagato criticamente l’importanza e l’evoluzione dei temi del dolore, dell’amore e della guerra nella filosofia occidentale. Si è occupato inoltre dei rapporti tra cinema e filosofia e ha analizzato, anche da un punto di vista linguistico e antropologico, il concetto di «straniero», nelle sue connessioni con la realtà politica e sociale dell’odierno scenario europeo. Tra le sue pubblicazioni recenti: Meglio non essere nati. La condizione umana tra Eschilo e Nietzsche (Torino 2008); Miti d’amore. Filosofia dell’eros (Milano 2009); Straniero (Milano 2010); Via di qua. Imparare a morire (Torino 2011); Passione (Milano 2013); L’apparire del bello. Nascita di un’idea (Torino 2013); Endiadi. Figure della duplicità (Milano 2015); La porta stretta. Come diventare maggiorenni (Torino 2015).

Il tema della duplicità, in quanto caratteristica fondante della condizione umana ha origini antiche, che risalgono alla tradizione mitologica, letteraria e drammatica dell’antica Grecia. Edipo e Dioniso sono senza dubbio figure emblematiche di tale duplicità, che si esprime nella complessa relazione tra identità e alterità tipica di ogni essere umano. Proprio Edipo, che fu al tempo stesso figlio e sposo di sua madre, padre e fratello dei suoi figli, afferma recisamente che «Mai uno potrà essere equivalente a molti!» (Edipo re, v. 845), escludendo in modo categorico che la stessa cosa possa essere al contempo uno e molti. Non è un caso che fosse stato lo stesso Edipo a risolvere l’enigma della Sfinge, individuando nell’uomo l’animale che «restando sempre lo stesso, è a due, a tre, a quattro piedi». Da parte sua, Dioniso è il dio greco che più di tutti intrattiene una relazione strutturale con l’alterità. La sua personalità – sostiene infatti Curi – è il risultato della tensione permanente fra aspetti contraddittori, essendo scissa in una molteplicità di determinazioni duali, comprendenti la nascita e la morte. Dioniso è l’immortale che muore: ecco perché egli rappresenta il paradigma divino delle diverse “figure della duplicità”, il simbolo stesso della contraddizione.

La conferenza si tiene nel Teatro della Fondazione, con inizio alle ore 17,30. L’incontro sarà trasmesso anche in diretta web collegandosi al sito www.fondazionesancarlo.it. La conferenza, come tutte le altre del ciclo, sarà inserita nell’archivio conferenze presente sullo stesso sito, da cui potrà essere scaricata gratuitamente. A richiesta si rilasciano attestati di partecipazione. Il ciclo di lezioni gode dell’accredito ministeriale per la formazione del personale della scuola (DM 18 luglio 2005).

 

Paola Ferrari, ufficio stampa FSC

ufficiostampa@fondazionesancarlo.it

www.fondazionesancarlo.it

                                                                                   




Aggiunto il 05/02/2016 09:34 da Paola Ferrari

Argomento: Filosofia contemporanea

Autore: Paola Ferrari