Davvero l’attualismo gentiliano non ha più nulla da dirci, sepolto sotto le macerie dell’hegelismo, di cui volle essere la più alta riforma, e del fascismo, accusato di esserne la filosofia ufficiale? Dimenticato dai sodali di un tempo, non letto da chi poi lo cita per suffragare posizioni scettiche, relativistiche e postmoderne, Giovanni Gentile può ancora dire qualcosa a un’Italia che vive una delle sue più spaventose crisi. Oggi come ieri, l’attualismo addita agli italiani l’individualismo come loro vero male e li sprona a ritrovare il senso del comune agire. Che non sta nella particolarità della fazione politica o delle strutture statali, ma nell’universalità dello sforzo etico: vera eredità di un filosofo, «italiano che ha qualcosa da dire a tutti gli italiani», mai dimentico di «parlare da uomo a uomini».
Aggiunto il 28/05/2012 20:16 da Salvatore Daniele
Argomento: Filosofia del novecento
Pagine: 220
Edizione: 2012
Scritto da: Antonio Giovanni Pesce
Lingua: Italiana
Costo: 13,00 €
Casa editrice: Aracne Editrice
ISBN: 978-88-548-4805-4
Nella teoria dell'umorismo di Pirandello, la figura che rimane impressa è quella del "forestiere dalla vita", colui che "ha capito il giuoco", e diviene un personaggio "fuori chiave", che ha preso cos..
Dieci conversazioni filosofiche che invitano ad un esame profondo e riflessivo sulle ordinarie questioni di vita, sui modi di convivere. Una indagine filosofica e socio-antropologica sull’importanza ..