FILOSOFIA IN ITALIA

SOCIETÀ E COMUNICAZIONE

adrianofabris0115501467820.jpg
Venerdì 15 febbraio alla Fondazione Collegio San Carlo di Modena (via San Carlo, 5) prende il via la seconda parte del ciclo di lezioni dedicate al tema Ambiente. Tra natura, storia e cultura, ideato dal Centro Culturale. L’incontro di venerdì, dal titolo Comunicazione come ambiente. Spazi virtuali, isolamento e relazioni nell’età tecnologica, sarà tenuto da Adriano Fabris, professore di Filosofia morale presso l’Università di Pisa, dove presiede il Centro interdisciplinare di ricerche e servizi sulla comunicazione. Direttore della rivista «Teoria», fa parte del comitato scientifico della «Internationale Rosenzweig-Gesellschaft». Nei suoi studi ha approfondito le grandi questioni teoretiche e teologiche che hanno attraversato il pensiero filosofico in età contemporanea. Si è occupato inoltre di filosofia delle emozioni, sviluppando una riflessione etica sulle forme di comunicazione legate alla diffusione delle nuove tecnologie informatiche e digitali. Tra le sue pubblicazioni più recenti: Etiche applicate. Una guida (a cura di, Roma 2018); Etica per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Roma 2018).

Nei nostri giorni la comunicazione non è semplicemente un’attività compiuta o subita dagli esseri umani, ma costituisce ormai l’ambiente stesso in cui ci muoviamo e con il quale interagiamo. Grazie al progresso tecnologico, il concetto stesso di “comunicazione” si trasforma perché non indica più soltanto l’interazione fra individui né si riferisce semplicemente a un invio, a una trasmissione di dati (che riguarda le macchine e gli esseri umani, gli esseri umani fra loro, le macchine nel loro rapporto l’una con l’altra). La comunicazione è ciò che avviene in un determinato contesto di relazioni per il fatto che questo contesto è reso possibile e costantemente alimentato proprio dall’atto del comunicare. Tutto ciò è prodotto dal diffondersi potente e capillare di quella trasmissione di dati e di informazioni che è dovuta allo sviluppo degli apparati comunicativi. Sono infatti le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, con le quali quotidianamente interagiamo integrandole nel nostro modo di vivere, quelle che incidono sull’ambiente quotidiano e creano ambienti ulteriori per le nostre attività. In altre parole, è proprio il sistematico diffondersi della trasmissione di dati e d’informazioni a far sì che il comunicare comporti nuovamente l’apertura di uno spazio condiviso. Questa volta, però, esso è condiviso a livello globale. Si tratta di un’evidente novità rispetto al passato. Oggi possiamo vivere in molti ambienti comunicativi diversi, spiega Adriano Fabris. Sorge quindi la necessità di muoverci all’interno di essi e fra di essi in maniera consapevole e competente. Nel passato ciò non era percepito come un problema, almeno non con tale urgenza come adesso. I mondi fantastici dischiusi da un libro, ad esempio, restavano per lo più legati a questo testo, distinti dalla vita di tutti i giorni. Oggi non è più così facile distinguere fra le varie situazioni offline e online in cui possiamo vivere. Oggi non riusciamo a staccarci così facilmente da quei dispositivi tecnologici che danno accesso a nuovi ambienti proprio grazie alle prestazioni da cui tali dispositivi sono caratterizzati. Ciò che troviamo in questi ambienti non solo è verosimile, ma è ormai parte integrante della nostra percezione della realtà. 

La conferenza si tiene nel Teatro della Fondazione, con inizio previsto alle ore 17,30. L’incontro sarà trasmesso anche in diretta web collegandosi al sito www.fondazionesancarlo.it. La conferenza, come tutte le altre del ciclo, sarà inserita nell’archivio conferenze presente sullo stesso sito, dove sarà accessibile gratuitamente. A richiesta si rilasciano attestati di partecipazione.

 

Paola Ferrari, ufficio stampa FSC

paola@paolaferrari.it   -  www.fondazionesancarlo.it




Aggiunto il 14/02/2019 13:19 da Paola Ferrari

Argomento: Filosofia contemporanea

Autore: Paola Ferrari