FILOSOFIA IN ITALIA

Le città sante

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Il Centro Studi Religiosi della Fondazione Collegio San Carlo di Modena (via San Carlo, 5 – 059.421237) dedica il nuovo ciclo di conferenze al tema Città sante. Dimensione urbana e questioni teologiche nella storia delle religioni, che gode del Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il programma ha inizio l’11 ottobre e termina il 20 gennaio, con partecipazione libera e gratuita. Gli appuntamenti sono sette e si tengono sempre alle ore 17.30.

«Con questo ciclo di conferenze spostiamo l’obiettivo del nostro lavoro di analisi e riflessione dai principali temi delle religioni mondiali ai luoghi geografici significativi per il loro sviluppo – dichiara Roberto Franchini, presidente della Fondazione San Carlo. L’approfondimento parte da Gerusalemme, una delle storiche città sante della tradizione ebraica, per spaziare poi ai luoghi di riferimento delle religioni antiche e delle grandi religioni monoteistiche, mantenendo l’impegno a uno sguardo pluralistico sui fenomeni religiosi perché, come dice il teologo spagnolo Andrés Torres Queiruga, la verità che una religione crede di avere scoperto non la scopre per sé, né le appartiene in esclusiva, in quanto appartiene allo stesso modo anche agli altri».

«Troppo spesso la nostra attenzione nei confronti delle religioni è limitata al discorso della fede individuale. Sebbene sia importante, anzi centrale, essa non può però essere disgiunta dalla presenza delle religioni nello spazio pubblico, sia nel passato che nel presente. Per questo motivo abbiamo pensato a discutere le concezioni della città santa nelle diverse religioni – afferma Carlo Altini, direttore scientifico della Fondazione San Carlo. La città santa costituisce infatti il luogo in cui materialmente si configura l'identità storica e culturale delle religioni, il luogo cioè in cui una tradizione religiosa può riconoscersi e rappresentare se stessa nella sua complessità e nei suoi caratteri particolari. I singoli individui poi nella città santa trovano la conferma della propria identità e della propria appartenenza religiosa».

Il ciclo di conferenze del Centro Studi Religiosi si propone di analizzare la molteplicità religiosa e sociale, strutturale e simbolica, politica e teologica che caratterizza, all'interno delle diverse tradizioni religiose, le concezioni della “città santa”. La comprensione dell'esperienza religiosa non può essere confinata esclusivamente alla dimensione della fede individuale perché essa vive anche in una dimensione sociale che trova la sua realizzazione più propria nella vita nei centri urbani, alcuni dei quali sono diventati città sante. È infatti nelle città che i profeti e i predicatori hanno portato i loro messaggi e che le espressioni pubbliche dell'esperienza religiosa si sono concretizzate in chiese e istituzioni. L'origine di una città santa può essere dovuta a diversi fattori. Innanzitutto, fin dai tempi remoti, nei luoghi ritenuti sacri, gli uomini hanno costruito altari e templi che a volte si sono progressivamente trasformati in vere e proprie città riservate al culto e alle celebrazioni religiose.

La sacralità del luogo attrae le persone e da qui poi sorge la necessità di classi sacerdotali, commerci e istituzioni di governo in grado di trasformare un luogo di culto in una vera e propria città. È questo probabilmente il caso del santuario di Delfi, il cui prestigio fu riconosciuto in tutto il mondo ellenico, e del santuario della Ka’ba a La Mecca, divenuta in seguito la città santa dell'Islam. In altri casi è l'importanza della città stessa, ricca di genti e di traffici, che esercita il suo potere di attrazione richiamando a sé predicatori e movimenti religiosi fino a esserne "conquistata", in modo da determinare un proprio ruolo privilegiato nel nuovo ordine religioso e istituzionale, come nel caso di Gerusalemme, Roma e Costantinopoli.

A Piero Stefani, professore di Storia del pensiero ebraico all’Università di Ferrara, il compito di iniziare il ciclo di incontri martedì 11 ottobre, con la lezione intitolata Gerusalemme. Profetismo e messianismo nella tradizione biblica ebraica. Gli incontri proseguiranno con la conferenza di Roberto Buongarzone, professore di Egittologia all’Università di Viterbo, che martedì 25 ottobre parlerà di Tebe. Il viaggio nell’aldilà nella religione dell’antico Egitto. L’incontro di martedì 8 novembre, dal titolo Delfi. Il ruolo sociale e politico degli oracoli nella Grecia antica, sarà a cura di Paolo Scarpi, professore di Storia delle religioni dell’Università di Padova. Martedì 22 novembre Lucetta Scaraffia, professoressa di Storia contemporanea all’Università di Roma “La Sapienza”, terrà una lezione su Roma. Giubilei e pellegrinaggi nel cristianesimo. Venerdì 6 dicembre si terrà la lezione di Sergio Botta, professore di Storia delle religioni all’Università di Roma “La Sapienza”, dal titolo Teotihuacan. Riti e sacrifici nella religione del Messico antico.

Dopo la pausa natalizia le lezioni riprenderanno venerdì 13 gennaio con Enrico Morini, professore di Storia e istituzioni della Chiesa ortodossa dell’Università di Bologna, con la conferenza Costantinopoli. Chiesa e Impero nel cristianesimo ortodosso. L’incontro conclusivo di venerdì 20 gennaio sarà con Massimo Campanini, professore di Storia dei paesi islamici dell’Università di Trento, con l’intervento La Mecca. Legge rivelata e ordine sociale nell’Islam sunnita.

Tutte le registrazioni delle iniziative saranno inserite nell’archivio conferenze presente nel sito www.fondazionesancarlo.itda cui potranno essere scaricate gratuitamente.

 




Aggiunto il 29/09/2016 17:49 da Paola Ferrari

Argomento: Filosofia delle religioni

Autore: Paola Ferrari