In passato il tema degli “ebrei moderni” e della loro emancipazione sociale e politica ha goduto di un’indubbia popolarità nella comunità scientifica occidentale, mentre oggi sembra aver perduto gran parte della sua attrattività. La ragione principale di questo declino sta nel fatto che la politica concreta, con la sua tendenza a esasperare le diverse posizioni in campo, ha operato in senso contrario rispetto alla riflessione della filosofia politica, riducendo le argomentazioni a invettive e le discussioni a scontri ideologici. In tal modo ci si è preclusi l’accesso non solo alla singolarità di un caso specifico (sociologico, storico, forse anche psicologico), ma a tutti gli interrogativi il cui nucleo è tradizionalmente definito come “questione ebraica”. In altri termini, ci si è disinteressati a quell’insieme di domande che la filosofia politica dovrebbe porsi quando si confronta con la situazione presente, segnata dal fenomeno dell’emancipazione moderna, delle sue conquiste, così come degli ostacoli e degli arretramenti che questo movimento pieno di contraddizioni non cessa di affrontare. Per gli specialisti delle scienze sociali e della filosofia, così come per il grande pubblico, è stato evidente che era necessario passare attraverso la questione ebraica se si voleva andare avanti – spiega Karsenti – se si desiderava oltrepassare collettivamente, cogliendone la piena portata, il crimine senza precedenti commesso durante la seconda guerra mondiale. Era evidente che la questione ebraica continuava a riguardare il pensiero europeo nella sua interezza, se soltanto si fosse fatto lo sforzo di considerarla con l’attenzione che meritava e merita, di affrontarla seriamente, grazie a un movimento che fosse stato di analisi di noi stessi e quindi di auto-comprensione.
La conferenza si tiene nel Teatro della Fondazione. La partecipazione è libera e a richiesta si rilasciano attestati di partecipazione. Il ciclo di lezioni è organizzato dalla Fondazione Collegio San Carlo di Modena, ente accreditato presso il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ai sensi di quanto previsto dalla Direttiva di accreditamento degli enti di formazione del personale della scuola n. 170/2016, con il contributo di BPER: Banca. La conferenza, come tutte le altre del ciclo, sarà inserita nell’archivio conferenze presente sul sito www.fondazionesancarlo.it, dove sarà accessibile gratuitamente.
Erede di una tradizione secolare nell’ambito della formazione dei giovani, la Scuola Internazionale di Alti Studi “Scienze della cultura” rappresenta un centro di eccellenza e di alta qualificazione didattica e scientifica. La Scuola ha per fine la formazione post-lauream secondo programmi di ricerca interdisciplinari (filosofia, scienze religiose, scienze umane e sociali e studi storici) e prevede due distinti percorsi formativi, ai quali si accede per concorso pubblico internazionale: il corso di perfezionamento triennale, riconosciuto equipollente al dottorato di ricerca, e il corso di specializzazione annuale. L’attività didattica consiste in corsi residenziali con docenti di fama internazionale, seminari, incontri di discussione e convegni per un totale annuo di oltre 250 ore di lezione in lingua italiana, inglese e francese.Per ulteriori informazioni:
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Aggiunto il 18/05/2018 11:17 da Paola Ferrari
Argomento: Filosofia delle religioni
Autore: Paola Ferrari