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FILOSOFIA IN ITALIA

LE TRASFORMAZIONI DELL’AMBIENTE NELL’ETÀ CONTEMPORANEA

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Il Centro Culturale della Fondazione Collegio San Carlo di Modena (via San Carlo 5 – 059.421240) presenta la seconda parte del ciclo di conferenze dedicate al tema Ambiente. Tra natura, storia e cultura. Il programma, che comprende cinque appuntamenti, di venerdì alle ore 17.30, ha inizio il 15 febbraio e termina il 5 aprile; la partecipazione è libera e gratuita.

Dopo la svolta ecologista degli anni Ottanta del Novecento, recentemente la questione ambientale sembra essere di nuovo tornata al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica. Mai come negli ultimi tempi, infatti, la politica internazionale si sta interrogando sui modi più efficaci per limitare i danni provocati dall’inquinamento, specie quello atmosferico. Questi processi stanno avvenendo in modo tutt’altro che pacifico e condiviso, data la difficoltà di trovare un punto di intesa tra tutti i portatori di interesse, spesso in contrasto tra loro. Ciò che da più parti si auspica, però, è una visione che consideri l’uomo come una parte integrante della natura e non come un elemento a essa estraneo. Ed è allora a partire da questa problematica che si snodano i lavori del ciclo di conferenze del Centro Culturale.

“Se nella prima parte degli incontri si è privilegiato uno sguardo di lungo periodo, che ha permesso di riservare ampio spazio alla ricostruzione di fasi e momenti del passato, considerati fondamentali per la definizione e la percezione del rapporto tra uomo e ambiente – spiega Giuliano Albarani, presidente della Fondazione San Carlo – gli appuntamenti previsti tra febbraio e aprile si rivolgeranno soprattutto all’analisi delle trasformazioni avvenute nella contemporaneità. Naturalmente una parte specifica sarà dedicata alle questioni ambientali, ma ci sarà spazio anche per gli ambienti virtuali”.

“Con il nostro ciclo di conferenze vogliamo portare attenzione sulla necessità di salvaguardare l’ambiente naturale, ma non vogliamo dimenticare che l’ambiente non è solo “natura” bensì anche “cultura” – afferma Carlo Altini, direttore scientifico della Fondazione San Carlo – perché nella lunga storia dell’umanità il contesto naturale è sempre stato trasformato. Pensiamo, per esempio, al fatto che noi oggi siamo abituati a parlare di paesaggio quando invece, secoli fa, non esisteva questo modo di guardare la natura. Ecco allora che il nostro ciclo intende soffermarsi anche sui cambiamenti che storicamente si sono dati nel rapporto tra uomo e natura”.

In vista della salvaguardia della natura, la comunità scientifica si è affidata a strumenti resi disponibili dall’intelligenza artificiale che permettono di apprezzare in modo quanto mai preciso variazioni e oscillazioni, come nel caso degli studi dedicati all’innalzamento della temperatura o all’entità dell’effetto serra, grazie ai quali si può ora individuare se le cause sono dovute a fenomeni naturali o agli interventi dell’uomo. Tali ricerche hanno dimostrato non solo l’intensità dei cambiamenti climatici in atto, ma anche come lo sfruttamento intensivo della natura contribuisca in modo significativo, quando non determinante, all’innesco di processi sociali ed economici di ampia portata, tra i quali gli spostamenti forzati di gruppi umani o lo scoppio di conflitti per l’accesso delle risorse.

Oltre alla prospettiva scientifica e naturalistica, di recente si sono fatti strada altri modi di guardare al contesto in cui l’uomo vive e opera. L’influenza delle tecnologie digitali su ogni aspetto dell’esistenza ha infatti modificato la natura delle relazioni interpersonali e reso meno evidente la distinzione tra possibile e reale, spingendo la riflessione etica ad analizzare le peculiarità di questi contesti comunicativi e a ripensare i codici di comportamento a loro legati. Anche le arti hanno fornito una nuova immagine dell’ambiente. Le installazioni e le performance contemporanee non si limitano più a descrivere e a rappresentare il mondo esterno ma provano a integrare attivamente il territorio all’interno dell’esperienza estetica, anche attraverso l’occupazione degli spazi naturali e il coinvolgimento diretto degli spettatori al loro interno. L’ampio ricorso alla multimedialità rende ormai quasi indistinguibili i confini tra campo artistico, ambito naturale e sfera virtuale. L’arte contemporanea riporta così in primo piano l’indagine sullo statuto della creazione artistica e sui caratteri che rendono tale un’opera d’arte, in modo da offrire un punto di vista originale sull’ambiente, ponendoci di fronte alla possibilità di ridefinire i limiti e le responsabilità delle azioni umane rispetto a ciò che ci circonda.

La prima conferenza del ciclo ha come titolo Comunicazione come ambiente. Spazi virtuali, isolamento e relazioni nell’età tecnologica e si tiene venerdì 15 febbraio a cura di Adriano Fabris, professore di Filosofia morale all’Università di Pisa. Le conferenze proseguono con l’intervento dal titolo Cambiamenti climatici. Analisi di cause e impatti del riscaldamento globale venerdì 1° marzo a cura di Antonello Pasini, ricercatore sul clima al CNR di Roma. Venerdì 15 marzo avrà luogo l’incontro su Azioni umane sull’ambiente. L’inquinamento atmosferico nelle aree urbane a cura di Grazia Ghermandi, professoressa di Ingegneria sanitaria-ambientale all’Università di Modena e Reggio Emilia. Grammatica del paesaggio contemporaneo. La fotografia come documento e come opera d’arte è il titolo della lezione che Angela Madesani, storica e critica d’arte all’Accademia di Belle Arti di Brera, terrà il 22 marzo; a cura di Guido Barbieri, professore di Storia ed estetica della musica al Conservatorio B. Maderna di Cesena, l’ultimo appuntamento del ciclo venerdì 5 aprile, dal titolo Abitare il suono. Gli oggetti sonori come attori sociali (questa lezione è in collaborazione con gli Amici della Musica di Modena).

Tutte le conferenze del ciclo, realizzato con il contributo di BPER Banca, saranno trasmesse in diretta web sul sito della Fondazione San Carlo (www.fondazionesancarlo.it) e successivamente le registrazioni potranno essere gratuitamente consultate sempre sul sito della Fondazione.

 

Per informazioni

tel. 059.421240

cc@fondazionesancarlo.it

 




Aggiunto il 13/02/2019 10:41 da Paola Ferrari

Argomento: Filosofia contemporanea

Autore: Paola Ferrari