Federico Contardi è ricercatore di Egittologia presso l’Università di Firenze. Ha partecipato a progetti di ricerca dell’Università di Heidelberg e del CNR, al Vocabulaire de l’Égyptien Ancien dell’Università di Montpellier e alle indagini archeologiche a Tebe ovest e nell’isola di File. Ha inoltre approfondito lo studio delle pratiche cultuali e del ruolo della scrittura nella formazione della memoria culturale nell’antico Egitto. Tra le sue pubblicazioni: Il naos di Sethi I da Eliopoli. Un monumento per il culto del dio Sole (Milano 2009).
Dalla metà del II millennio a.C. l’insieme delle credenze funerarie dell’individuo trova espressione in un’ampia serie di formule raccolta in forma libraria. La nascita del Libro dei Morti costituisce l’esito di un processo spirituale e intellettuale che trae le sue origini nel millennio precedente e che si era espresso prima nei Testi delle Piramidi e successivamente nei Testi dei Sarcofagi. Tale processo non deve essere considerato semplicemente come evoluzione lineare delle tradizioni precedenti nel segno della cosiddetta democratizzazione dell’aldilà. Il fenomeno è molto più complesso ed eterogeneo, giacché non si giunse mai a una compiuta organicità e alla totale coerenza delle tradizioni e delle credenze. La conferenza illustrerà le concezioni dell’aldilà espresse nel Libro dei Morti e affronterà il problema delle origini di questa composizione funeraria e della sua tradizione nel corso dei secoli.
La conferenza si tiene presso la Chiesa di San Carlo (Via San Carlo, Modena) con inizio previsto alle ore 17.30. L’ingresso è libero su prenotazione (effettuabile su www.fondazionesancarlo.it) fino a esaurimento posti (a richiesta si rilasciano attestati di partecipazione). Le conferenze saranno trasmesse in diretta web e successivamente potranno essere gratuitamente consultate sul sito della Fondazione.
Per informazioni
tel. 059.421208
Aggiunto il 18/10/2020 21:18 da Paola Ferrari
Argomento: Filosofia delle religioni
Autore: Paola Ferrari