L’origine delle religioni di antica fondazione e, allo stesso tempo, ancora oggi molto praticate nel mondo è quasi sempre riconducibile, con l’eccezione dell’hinduismo, alla figura di un fondatore – spiega Giuliano Albarani, presidente della Fondazione Collegio San Carlo – cioè di una personalità storica che in un tempo e in un luogo più o meno chiaramente determinabili ha dato origine, con le proprie idee e la propria azione, a una formazione religiosa. Spesso, però, la dottrina e l’opera del fondatore è stata modificata nel corso del tempo e la religione che a lui si richiama ha modificato, almeno in parte, il suo insegnamento originario.
La
possibilità di ricondurre l’origine di una tradizione religiosa all’opera di un
individuo non ne rende più facile la conoscenza e la comprensione, afferma Carlo Altini, direttore scientifico
della Fondazione San Carlo. In primo luogo, si pone la questione
dell’identità del fondatore, sia esso mitologico (come Zarathustra) o
effettivamente esistito (Mosè, Gesù, Maometto). In secondo luogo, è necessario
individuare quale rapporto si instauri, nella figura del fondatore, tra la
dimensione divina e la dimensione mondana. Inoltre la rappresentazione di sé,
che contraddistingue gli individui riconosciuti come fondatori di una religione,
non sempre corrisponde all’immagine che ne è stata in seguito tramandata.
Occorre infatti ricordare che è stato soprattutto il lavoro compiuto dai discepoli a produrre l’istituzionalizzazione del nuovo messaggio religioso, realizzata attraverso l’organizzazione delle prime comunità di fedeli intorno a un nucleo teologico, spirituale, rituale e morale considerato fonte di salvezza e di beatitudine.
A Marco Zecchi, professore di Egittologia all’Università di Bologna, il compito di iniziare il ciclo di incontri martedì 8 ottobre, con la lezione intitolata Akhenaten. La rivoluzione religiosa nell’Egitto antico. Gli incontri proseguiranno con la conferenza di Antonio Panaino, professore di Filologia, religioni e storia dell’Iran all’Università di Bologna, che martedì 22 ottobre parlerà su Zarathustra. Rito, parola e pensiero nello zoroastrismo. L’incontro di martedì 5 novembre, dal titolo Mosè. Esodo e profezia all’origine del monoteismo ebraico, sarà a cura di Massimo Giuliani, professore di Pensiero ebraico all’Università di Trento. Martedì 19 novembre Piero Stefani, professore di Bibbia e cultura alla Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale a Milano, terrà una lezione su Gesù. Messaggio evangelico e annuncio del Regno. Martedì 26 novembre si terrà la lezione di Paolo Branca, professore di Lingua e letteratura araba all’Università Cattolica di Milano, dal titolo Maometto. La rivelazione del Corano e la nascita dell’Islam. Dopo la pausa natalizia, le lezioni riprenderanno venerdì 10 gennaio con Tiziana Lippiello, professoressa di Lingua cinese classica all’Università Ca’ Foscari di Venezia, con la conferenza Confucio. Saggezza e relazione con l’altro nel Confucianesimo. L’incontro conclusivo, venerdì 24 gennaio, sarà con Grado Giovanni Merlo, professore emerito di Storia del Cristianesimo all’Università di Milano, con l’intervento Valdo di Lione. Povertà e vita apostolica nella prima comunità valdese.
Tutte le conferenze saranno trasmesse in diretta web sul sito www.fondazionesancarlo.it. Le registrazioni delle lezioni saranno inserite nell’archivio conferenze presente sullo stesso sito, dove potranno essere consultate gratuitamente.
Aggiunto il 23/09/2019 21:18 da Paola Ferrari
Argomento: Filosofia delle religioni
Autore: Paola Ferrari