Totalitarismo, democrazia, etica, sono fra le parole oggi maggiormente abusate, strumentalizzate, monopolizzate, rese didascalie al servizio di interessi specifici e quindi annichilite nel loro significato concettuale, nella loro potenzialità di essere allusioni a ragionamenti che non si riducono in esse. Di fronte a questa problematica, è urgente (ma ancora possibile?) recuperare la dimensione alludente, metaforizzante delle parole, a partire da quelle che maggiormente incidono sulla costruzione del mondo. Il volume è suddiviso in grandi ambiti argomentativi che rendono sinteticamente la complessità dell’esistente: Filosofia morale, Filosofia politica, Etica. Questo sia per agevolare il lettore (che si troverà così di fronte una sorta di mappa filosofica della modernità), sia per rendere l’idea di una complessa modernità a mosaico, il che non inibisce affatto, anzi, una sua ricostruzione in immagine unitaria, a patto che essa non derivi da una visione uniformante, assolutizzante, totalizzante, ma dai giochi, cristallizzabili solo con un atto di forza, di interazione, scambio, de- e ri-costruzione permanente dei tasselli che la compongono.
Segnalato su richiesta di Federico Sollazzo.
Aggiunto il 18/03/2012 22:31 da Admin
Argomento: Filosofia politica
Pagine: 260
Edizione: 2011
Scritto da: Federico Sollazzo - Maria Teresa Pansera
Lingua: Italiano
Costo: 17,00 €
Casa editrice: Aracne editrice
ISBN: 978-88-548-4051-5
La comune definizione di errore è ritenere vero ciò che è falso o falso ciò che è vero, ma i filosofi ci hanno insegnato che uno “sbaglio” non è soltanto un “abbaglio”, ma qualcosa che investe in modo..
Davvero l’attualismo gentiliano non ha più nulla da dirci, sepolto sotto le macerie dell’hegelismo, di cui volle essere la più alta riforma, e del fascismo, accusato di esserne la filosofia ufficiale..