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ETICA E TRANSUMANESIMO: UN DIALOGO NECESSARIO

Jim Baggott, forse il più noto tra i divulgatori scientifici contemporanei, scrive che tutto è energia e la massa altro non è che un comportamento, e cioè un modo di essere, dell’energia stessa [1]. E comunque, pur prescindendo da questo che ad alcuni può sembrare un semplice assunto o postulato, vorremmo qui brevemente esplicitare le ragioni altre per cui l’adozione di un’etica transumanista si è reso un fatto ormai necessario.

A differenza della morale che detta un comportamento secondo uno o più principi predefiniti concettualmente, l’etica analizza e ricerca quei comportamenti che determinano un modo di essere, di pensare ed agire, comune. E dunque: se la morale trova fondamento in un principio intellegibile, predefinito, l’etica invece attiene a una modalità comune di essere, a un modo personale e comune, di pensare ed agire.

In un articolo dell’11 ottobre u.s. - pubblicato su un portale cattolico da chi si presenta come servitore “della Nuova Evangelizzazione, in obbedienza al Pontefice Regnante Francesco” [2]- è detto che: “Nella ideologia transumanista non c’è più etica, ma è “etico” tutto quanto assicura il progresso dell’umanità”.

E tuttavia, contrariamente alle proprie intenzioni, questo inciso - invece che confutare - conferma piuttosto l’esistenza di un’etica “transumanista” basata sulla condivisione di un modo di pensare e di agire finalizzato a - si dice - “il progresso dell’umanità”. Un progresso quindi che, a quanto si dice negli ambienti dai quali proviene (salvo smentite), possa e debba intendersi in modo univoco anche se generico, e cioè, per l’appunto, il progresso e non un progresso quale che sia.

E quindi un progresso, come “il progresso dell’umanità”, fondato su “una esaltazione radicale della ragione illuministica” e “una fiducia illimitata nel potere della scienza e della tecnica che non è solo del nostro tempo, avendo avuto esponenti illustri nel passato quali Ruggero Bacone (1214-1294), Pico della Mirandola (1463-1494), Francesco Bacone (1561-1626)”.

Ed è questo un parere che, quanto alla matrice illuministica, senz’altro condividiamo. Quel che invece non condividiamo è la rappresentazione del transumanesimo come di un monolite, un movimento descritto spesso con tratti anche caricaturali, ma che in realtà è variegato al suo interno, e proprio in relazione al grado di fiducia che dall’interno viene accordato alle capacità palingenetiche della tecnoscienza.

Anche a tale proposito, oggi meritano di essere analizzati a fondo gli esiti delle vicende occorse prima e dopo lo sviluppo della questione pandemica da Covid-19 e in particolare per il relativo impatto, individuale e sociale, registrato su scala mondiale.

Il diverso modo, personale e comunitario, di pensare e di agire - esercitato nei diversi territori e globalmente - ha generato una complessità tale di comportamenti, che potrebbero risultare utili anche alla definizione di un’etica scientista. Una sorta di etica della scienza pura, che tuttavia - è bene dirlo con chiarezza - non ha generato né un’uniformità sistemica di analisi né superato le divisioni, piuttosto marcate, adottate circa il metodo o i metodi di cura.

Un’altra epoca della ragione forse si è chiusa, ma mai definitivamente. E non perché crediamo che possa seguire una nuova fase scientista nel senso ora richiamato, quanto invece perché crediamo piuttosto che la nostra variegata identità umana rappresenti, ancora e in generale, una maggiore “assicurazione di felicità e benessere”, sia in ordine al presente che a un prossimo futuro.

Ciò che ci suggerisce anche di condividere il messaggio di tutti coloro - e, tra questi, in particolare Riccardo Campa - sull’importanza fondamentale di mantenere viva la memoria sugli esperimenti letali che hanno contrassegnato la storia episodica della vivisezione umana e dell’etica medica, “se non vogliamo che si ripetano in futuro” [3].


[1] J. Baggott, Massa, Adelphi 2019.

[2] https://www.informazionecattolica.it/2022/10/11/nella-ideologia-transumanista-che-viviamo-non-ce-piu-etica/ il 20.02.2023.

[3] R. Campa, Esperimenti letali: Storia episodica della vivisezione umana e dell’etica medica, Orbis Idearum Press, Cracovia 2022.




Aggiunto il 20/02/2023 19:23 da Angelo Giubileo

Argomento: Etica

Autore: Angelo Giubileo



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