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FILOSOFIA IN ITALIA

Maometto

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Martedì 26 novembre proseguono alla Fondazione Collegio San Carlo di Modena (via San Carlo, 5) le lezioni del ciclo dedicato al tema Fondatori di religioni. Carisma individuale e contesto sociale all’origine delle tradizioni religiose, ideato dal Centro Studi Religiosi. Paolo Branca presenta la conferenza dal titolo Maometto. La rivelazione del Corano e la nascita dell’Islam.

Paolo Branca è professore di Lingua e letteratura araba presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Si è occupato delle istituzioni linguistiche e culturali dei paesi arabi e ha esaminato le trasformazioni del pensiero e della vita sociale delle comunità islamiche nel contesto della modernità e delle società europee, dedicando particolare attenzione ai fenomeni del fondamentalismo e del riformismo nel mondo musulmano. Ha pubblicato: Guerra e pace nel Corano (Padova 2009); Noi e l’islam. Dall’accoglienza al dialogo vent’anni dopo (Padova 2010); I musulmani. Conoscerli per non temerli (Bologna 2016); Il Corano. Il libro sacro della civiltà islamica (Bologna 2016); Islamismo (Milano 2017); Il testo sacro dei musulmani. Piccola antologia coranica (Roma 2019).

Il Testo Sacro dell’Islam non ha potuto essere comunicato agli uomini se non attraverso la figura di Muhammad, per cui la sua storia, la sua personalità, i suoi stessi gusti e abitudini sono stati per secoli una delle fonti di ispirazione della vita religiosa di intere generazioni di credenti. Del resto, la storia stessa della rivelazione coranica è intrecciata saldamente agli episodi della sua vita e non sarebbe comprensibile in molti dei suoi contenuti, e soprattutto delle sue modalità, se ad essa non fosse costantemente ricondotta e riallacciata.

La presa di coscienza della missione affidatagli maturò in lui quando era ormai circa quarantenne e dalla sua esistenza di affermato e stimato commerciante non sembrava ormai più probabile che ci si potesse aspettare qualcosa di nuovo. Invece fu proprio a quell’età che egli si pose con maggior determinazione in atteggiamento di ricerca riguardo alle cose divine. Il fortunato matrimonio con la ricca vedova Khadîja gli aveva procurato agiatezza economica e stabilità emotiva. Nulla di strano, dunque, se si fosse limitato a condurre una vita tranquilla e appagata, forse con la sola ombra della mancanza di eredi maschi, ma invece Muhammad prese a ritirarsi in meditazione sull’aspra altura detta Hirâ, poco fuori della Mecca. Fu qui che egli ebbe la visione che gli fece conoscere il compito cui era destinato e gli fu rivelato per la prima volta il Corano.

Il Corano è estremamente parco di dettagli sulla vita “nascosta” di Muhammad. Persino dell’evento cruciale accadutogli sul monte Hirâ vi sono soltanto cenni, forse per non enfatizzarne il carattere prodigioso e in conformità al tono generale del Libro che smentirà a più riprese che il Profeta fosse un uomo diverso dagli altri, concentrando tutta l’attenzione sui contenuti del messaggio di cui era latore: «E anche prima di te non inviammo che uomini, ai quali comunicammo la Nostra rivelazione. Domandatene a quelli che conoscono la Scrittura, se non lo sapete! l E non demmo loro un corpo che potesse fare a meno di cibo: essi non erano eterni».

La conferenza si tiene nel Teatro della Fondazione, con inizio previsto alle ore 17,30. L’incontro sarà trasmesso anche in diretta web collegandosi al sito www.fondazionesancarlo.it. La conferenza, come tutte le altre del ciclo, sarà inserita nell’archivio conferenze presente sullo stesso sito, dove sarà accessibile gratuitamente. A richiesta si rilasciano attestati di partecipazione.

 

Paola Ferrari, ufficio stampa FSC

paola@paolaferrri.it -  www.fondazionesancarlo.it


Aggiunto il 25/11/2019 10:48 da Paola Ferrari

Argomento: Filosofia delle religioni

Autore: Paola Ferrari